Cena a Casa San Francesco
L’estate sta finendo e abbiamo deciso di celebrarla con una cena a Casa San Francesco, per ritrovarci, mangiare insieme e condividere un momento di convivialità con lɜ nostrɜ volontarɜ, attivɜ in diverse aree dell’associazione, dai corsi di italiano al dormitorio agli incontri nelle scuole.
Alla cena hanno partecipato anche le ragazze in Servizio Civile e le tirocinanti attive nei nostri progetti, e tuttɜ siamo statɜ accoltɜ dalla comunità che abita la casa, un vero e proprio microcosmo in cui convivono studenti universitarɜ, famiglie, richiedenti asilo e persone rifugiate in uscita dai progetti di accoglienza ma ancora affiancate nella costruzione di una piena autonomia.
Alla cene hanno pensato alcuni degli ospiti della casa: I. ha preparato alcuni cibi della tradizione tunisina, come l’immancabile cuscus, piatto simbolo di ospitalità e condivisione che attraversa i confini raggiungendo le culture culinarie dal Nordafrica alla Sicilia, accompagnato da insalata mechouia, un mix di verdure grigliate piccanti e una fetta di tajine, torta salata. J. ha condiviso invece il biryani, tipico riso speziato pachistano accompagnato con carne di pollo, anch’esso piatto destinato tradizionalmente agli ospiti e alle grandi occasioni di convivialità.
Siamo convintɜ che il percorso di ogni persona rifugiata non possa e non debba essere un impersonale iter burocratico. L’idea di accoglienza che promuoviamo e da anni ci impegniamo a costruire è qualcosa di simile a questa bellissima tavola, ricca di colori e persone da posti diversi, uno spazio di scambio e relazione. Le occasioni apparentemente semplici e quotidiane, come la condivisione di un pasto o del tempo dedicato al gioco e a fare due chiacchiere, sono per noi altrettanto importanti perché svolgono un ruolo irrinunciabile nello sviluppo di comprensione dell’altro e fiducia reciproca.
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