LA CHIESA CHE ACCOGLIE
I conventi vuoti non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore ci chiama a vivere con generosità e coraggio l’accoglienza, perché solo insieme è possibile trasformare questo nostro mondo.
Con questa esortazione, Papa Francesco nel 2013 esortava la Chiesa ad aprirsi ancora di più all'accoglienza delle persone migranti forzate in arrivo tra le vie delle nostre comunità, dopo un viaggio impervio e pieno di sofferenze: aprire i conventi vuoti ai rifugiati per riempirli di vita e di senso. Da questo invito sono nate numerose esperienze di accoglienza in Trentino, che hanno trasformato la scintilla in un braciere attorno al quale ci si può scaldare in tanti.
Nel 2019, insieme all’Arcidiocesi di Trento è nato ufficialmente il progetto UCI-Una Comunità Intera, che negli ultimi 5 anni ha accolto più di 1000 persone, offrendo loro servizi e occasioni di ascolto e inclusione sociale, lavorativa e abitativa.
Insieme agli ordini religiosi dei padri gesuiti, cappuccini, dehoniani, comboniani, francescani, alle madri canossiane e alle monache serve di Maria, i conventi hanno messo a disposizione spazi fisici e di relazione che hanno cambiato radicalmente il percorso di tutti, non senza fatiche.
Specchiarsi negli occhi dell’Altro ha reso chiaro quale rotta seguire, quale sorellanza e fratellanza continuare a costruire perché le nostre comunità siano rifugio sicuro per tutte e per tutti.